L’espressione “danza irlandese” include diverse forme di danza, le più note delle quali sono il set e il
ceili dancing (danze di gruppo) e la
step dance o solo dance (danza da solista). Tutte, comunque, devono molto all’opera dei maestri di danza, comparsi in Irlanda verso la metà del XVIII secolo. Essi viaggiavano di villaggio in villaggio, ove soggiornavano per un periodo di circa sei settimane durante il quale impartivano delle lezioni d ballo. Agli allievi più capaci e promettenti venivano insegnati non solo i passi più semplici destinati alle danze di gruppo, ma anche quelli più complessi e ricchi di virtuosismi delle danze da solista, quelli cioè caratterizzati dalla tecnica del “battering”, consistente nel battere i piedi per terra a tempo per meglio marcare il ritmo della musica. Per ottenere un suono più forte e ben udibile nel danzare questi passi, spesso i ballerini collocavano nelle scarpe delle monete oppure inserivano dei chiodi sotto la suola delle scarpe, in prossimità della punta, per renderla metallica e quindi più sonora. Per danzare questi balli era necessario disporre di una superficie di legno: si ballava infatti spesso su tavole o porte temporaneamente rimosse dai cardini e stese a terra per lo scopo. Gli stessi maestri si sfidavano frequentemente in gare di abilità nella danza da solista, dove il premio per il vincitore consisteva nel rilevare l’area d’influenza del maestro sconfitto e quindi aumentare il numero dei propri allievi. Accanto alla danza da solista e alle danze di gruppo dette ceili, dal termine gaelico indicante le feste da ballo, si sviluppò in Irlanda, come sopra accennato, anche un altro filone di danza, sempre di gruppo, detta set dancing. Le danze appartenenti a questa categoria ebbero origine dalle quadriglie francesi, importate in Irlanda e modificate dai maestri di danza per essere adattate alla musica locale. Eseguite da gruppi di quattro coppie di ballerini disposte a quadrato detti “set”, queste danze divennero piuttosto popolari ma conobbero poi un notevole declino ad opera dello stesso governo irlandese, della chiesa cattolica, e della Lega Gaelica, The Gaelic League. Quest'organo fu istituito nel 1893 per preservare l’identità nazionale irlandese, sempre repressa dagli inglesi, attraverso la promozione della lingua gaelica e di varie manifestazioni della cultura irlandese, tra cui la danza. Le set dances, dunque, furono accusate di essere spurie in quanto di origine straniera e, mai bene accette da parte della chiesa che sempre aveva visto la danza come un’attività licenziosa e immorale, furono fortemente osteggiate. Esse vennero addirittura ostacolate dal governo irlandese con il Dance Hall Act (1935) con cui il loro esercizio nei luoghi pubblici veniva subordinato all’ottenimento di una speciale licenza, non facile da conseguire. Le ceili dances, al contrario, furono favorite dalla lega Gaelica rispetto alle set in quanto costituite da passi ritenuti più genuini ed autentici perché creati direttamente dai maestri di danza irlandesi; inoltre, la postura più rigida con braccia quasi sempre ferme lungo i fianchi e lo scarso contatto fra i ballerini, i quali al massimo si prendono per mano (nel ceili dancing, a differenza del set dancing infatti, non si utilizza la cosiddetta presa di valzer) rendeva questi balli più accettabili per la chiesa. Tutto ciò determinò il successo conosciuto dalle ceili dances rispetto alle set per parecchi anni. Le set dances hanno riacquistato popolarità solo di recente, verso il 1970 – 1980 ed oggi sono tornate in auge al punto da essere le più ballate nella maggior parte dei “ceili”, le feste danzanti irlandesi. Le
ceili dances e soprattutto la
danza da solista,
step dance, hanno avuto invece particolare fortuna nell’ambito delle competizioni e, da circa quindici anni a questa parte, anche nel mondo dello spettacolo. Il famoso brano di step dance irlandese Riverdance, coreografato dal ballerino e campione del mondo di danza irlandese Michael Flatley ed interpretato dallo stesso Flatley nel ruolo del protagonista, fu presentato in eurovisione nel 1994 e riscosse un enorme successo che portò subito alla creazione di un vero e proprio musical, imperniato principalmente sulla step dance irlandese e anch’esso intitolato Riverdance. Grazie alle tournée, per la prima volta nella storia la step dance, in precedenza nota soltanto in Irlanda e nei paesi con forte presenza di immigrati irlandesi (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda) è stata portata nei teatri di tutto il mondo, dove ha collezionato innumerevoli successi, appassionando un numero sempre crescente di persone. In occasione di questi eventi la step dance rigorosamente tradizionale è stata arricchita, ad opera di Michael Flatley, da movimenti di braccia, testa e busto, assolutamente non tradizionali ma tali da renderla maggiormente espressiva e adatta ad essere presentata alle platee di tutto il mondo. Questo stile ha preso il nome di Riverdance style e continua ad essere praticato in un notevole numero di fortunati spettacoli di danza irlandese quali The Lord Of The Dance, Feet Of Flames, Dancing On Dangerous Ground, Gaelforce, Celtic Tiger, e molti altri, che sono seguiti a Riverdance. Al giorno d’oggi, quindi, questa forma di danza da spettacolo convive accanto alla step dance di stile rigorosamente tradizionale, caratterizzata dall’assoluta immobilità della parte superiore del corpo in contrasto con la velocità e il brio dei movimenti dei piedi; uno stile, quest’ultimo, non certo meno importante, ma che, anzi, continua ad essere preservato con particolare cura ed attenzione insieme con il ceili e il set dancing, in quanto prezioso patrimonio culturale d’Irlanda nonché fonte e origine di ogni forma moderna e innovativa di ballo irlandese.