LA MAGIA DELL'ISOLA DI SMERALDO


La magica atmosfera dell’isola del trifoglio, i paesaggi, i colori e la musica fatata d’Irlanda ti affascinano e ti conquistano fino a trascinarti inesorabilmene nel vortice delle danze che elfi e fate intrecciano nei boschi al chiar di luna, presso le fonti o ai piedi delle colline cave, loro secolari, verdeggianti dimore.

Danza delle Fate - Fairy Dance

Si dice che il Leprechaun sia un folletto irlandese dedito alla fabbricazione di scarpe, una specie di calzolaio fatato, e quale strumento più importante di questo non c’è per i ballerini irlandesi!
Le scarpette sono protagoniste assolute nella danza irlandese, siano esse le leggere scarpine con i lacci intrecciati sul davanti o le pesanti scarpe nere con lucide fibbie argentate, con cui si marca rumorosamente a terra il ritmo della musica in vivaci e frenetiche danze.


Fate e Folletti - Fairies


...e poiché al solo sentirne parlare viene voglia di ballare, vediamo un po' meglio di cosa si tratta: chi vuole saperne di più sulla danza irlandese, la sua storia e alcuni degli stili, clicchi qui sotto.

STORIA DELLA DANZA IRLANDESE

STEP DANCE

CEILI DANCING

I GAN AINM IRISH DANCERS

La mia passione per l’Irish dance mi ha portata, insieme con alcuni miei amici anch’essi amanti della cultura dell’Isola di Smeraldo, a dare vita a un gruppo di danza irlandese proprio qui in Italia. Il nostro scopo è quello contribuire alla diffusione della danza e della musica irlandese, che noi tanto amiamo, sia nella nostra regione sia nel resto d’Italia. Attraverso gli spettacoli di danza che realizziamo con impegno e dedizione, spesso collaborando con gruppi musicali locali dediti alla musica irlandese - spettacoli che ci coinvolgono letteralmente corpo e spirito - speriamo di poter condividere la nostra gioia di danzare con il pubblico che calorosamente ci segue, ripagandoci con i suoi applausi dei nostri sforzi sul palco e speriamo di riuscire ad appassionare un numero sempre crescente di persone a questa forma di danza e di musica che troviamo così suggestiva e divertente allo stesso tempo.

Gan Ainm Irish Dancers - Esibizione al pub per S. Patrizio

Il gruppo, con cui ballo ormai da anni, è quello dei “Gan Ainm Irish Dancers”. “Gan ainm” significa “senza nome, "anonimo”; è un’espressione in lingua gaelica irlandese, ancor oggi lingua ufficiale dell’Irlanda, accanto all’inglese. Quando il gruppo, anni addietro, stava muovendo i suoi primi passi in occasione del debutto alla festa di San Patrizio patrono d’Irlanda, si è trovato di fronte all’esigenza di trovarsi un nome. Dopo aver pensato per giorni e giorni ad un nome adatto senza giungere ad alcun risultato, il gruppo ha deciso di restare per sempre così com’era: “gan ainm", "senza nome". Del resto è proprio così che vengono spesso denominati innumerevoli brani tradizionali della musica irlandese, che passano alla storia come “anonimi” perché di essi nessuno ricorda più il nome, ma solo – come forse è più importante – la bellezza.

CORRIDA ALL’IRLANDESE!

Che cosa ha a che fare l’Irlanda con i tori? Beh, semplicemente nulla! Se non fosse stato che... ...un bel giorno, tra una danza e l’altra, una ragazza del gruppo pensò di fare una sorpresa ai suoi amici compagni di ballo, più per scherzo che non perchè ci credesse veramente: contattò “La Corrida”, la famosa trasmissione dei dilettanti allo sbaraglio, proponendo un’esibizione del gruppo... È stato così che, fra l’incredulità generale, noi Gan Ainm siamo approdati negli studi di Canale 5, raggianti di poter finalmente far veder la nostra amata danza irlandese veramente a tutt’Italia! Guarda i Gan Ainm Irish Dancers alla Corrida 



STORIA DELLA DANZA IRLANDESE

L’espressione “danza irlandese” include diverse forme di danza, le più note delle quali sono il set e il ceili dancing (danze di gruppo) e la step dance o solo dance (danza da solista). Tutte, comunque, devono molto all’opera dei maestri di danza, comparsi in Irlanda verso la metà del XVIII secolo. Essi viaggiavano di villaggio in villaggio, ove soggiornavano per un periodo di circa sei settimane durante il quale impartivano delle lezioni d ballo. Agli allievi più capaci e promettenti venivano insegnati non solo i passi più semplici destinati alle danze di gruppo, ma anche quelli più complessi e ricchi di virtuosismi delle danze da solista, quelli cioè caratterizzati dalla tecnica del “battering”, consistente nel battere i piedi per terra a tempo per meglio marcare il ritmo della musica. Per ottenere un suono più forte e ben udibile nel danzare questi passi, spesso i ballerini collocavano nelle scarpe delle monete oppure inserivano dei chiodi sotto la suola delle scarpe, in prossimità della punta, per renderla metallica e quindi più sonora. Per danzare questi balli era necessario disporre di una superficie di legno: si ballava infatti spesso su tavole o porte temporaneamente rimosse dai cardini e stese a terra per lo scopo. Gli stessi maestri si sfidavano frequentemente in gare di abilità nella danza da solista, dove il premio per il vincitore consisteva nel rilevare l’area d’influenza del maestro sconfitto e quindi aumentare il numero dei propri allievi. Accanto alla danza da solista e alle danze di gruppo dette ceili, dal termine gaelico indicante le feste da ballo, si sviluppò in Irlanda, come sopra accennato, anche un altro filone di danza, sempre di gruppo, detta set dancing. Le danze appartenenti a questa categoria ebbero origine dalle quadriglie francesi, importate in Irlanda e modificate dai maestri di danza per essere adattate alla musica locale. Eseguite da gruppi di quattro coppie di ballerini disposte a quadrato detti “set”, queste danze divennero piuttosto popolari ma conobbero poi un notevole declino ad opera dello stesso governo irlandese, della chiesa cattolica, e della Lega Gaelica, The Gaelic League. Quest'organo fu istituito nel 1893 per preservare l’identità nazionale irlandese, sempre repressa dagli inglesi, attraverso la promozione della lingua gaelica e di varie manifestazioni della cultura irlandese, tra cui la danza. Le set dances, dunque, furono accusate di essere spurie in quanto di origine straniera e, mai bene accette da parte della chiesa che sempre aveva visto la danza come un’attività licenziosa e immorale, furono fortemente osteggiate. Esse vennero addirittura ostacolate dal governo irlandese con il Dance Hall Act (1935) con cui il loro esercizio nei luoghi pubblici veniva subordinato all’ottenimento di una speciale licenza, non facile da conseguire. Le ceili dances, al contrario, furono favorite dalla lega Gaelica rispetto alle set in quanto costituite da passi ritenuti più genuini ed autentici perché creati direttamente dai maestri di danza irlandesi; inoltre, la postura più rigida con braccia quasi sempre ferme lungo i fianchi e lo scarso contatto fra i ballerini, i quali al massimo si prendono per mano (nel ceili dancing, a differenza del set dancing infatti, non si utilizza la cosiddetta presa di valzer) rendeva questi balli più accettabili per la chiesa. Tutto ciò determinò il successo conosciuto dalle ceili dances rispetto alle set per parecchi anni. Le set dances hanno riacquistato popolarità solo di recente, verso il 1970 – 1980 ed oggi sono tornate in auge al punto da essere le più ballate nella maggior parte dei “ceili”, le feste danzanti irlandesi. Le ceili dances e soprattutto la danza da solista, step dance, hanno avuto invece particolare fortuna nell’ambito delle competizioni e, da circa quindici anni a questa parte, anche nel mondo dello spettacolo. Il famoso brano di step dance irlandese Riverdance, coreografato dal ballerino e campione del mondo di danza irlandese Michael Flatley ed interpretato dallo stesso Flatley nel ruolo del protagonista, fu presentato in eurovisione nel 1994 e riscosse un enorme successo che portò subito alla creazione di un vero e proprio musical, imperniato principalmente sulla step dance irlandese e anch’esso intitolato Riverdance. Grazie alle tournée, per la prima volta nella storia la step dance, in precedenza nota soltanto in Irlanda e nei paesi con forte presenza di immigrati irlandesi (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda) è stata portata nei teatri di tutto il mondo, dove ha collezionato innumerevoli successi, appassionando un numero sempre crescente di persone. In occasione di questi eventi la step dance rigorosamente tradizionale è stata arricchita, ad opera di Michael Flatley, da movimenti di braccia, testa e busto, assolutamente non tradizionali ma tali da renderla maggiormente espressiva e adatta ad essere presentata alle platee di tutto il mondo. Questo stile ha preso il nome di Riverdance style e continua ad essere praticato in un notevole numero di fortunati spettacoli di danza irlandese quali The Lord Of The Dance, Feet Of Flames, Dancing On Dangerous Ground, Gaelforce, Celtic Tiger, e molti altri, che sono seguiti a Riverdance. Al giorno d’oggi, quindi, questa forma di danza da spettacolo convive accanto alla step dance di stile rigorosamente tradizionale, caratterizzata dall’assoluta immobilità della parte superiore del corpo in contrasto con la velocità e il brio dei movimenti dei piedi; uno stile, quest’ultimo, non certo meno importante, ma che, anzi, continua ad essere preservato con particolare cura ed attenzione insieme con il ceili e il set dancing, in quanto prezioso patrimonio culturale d’Irlanda nonché fonte e origine di ogni forma moderna e innovativa di ballo irlandese.